Alla serata di solidarietà A.N.A.S il 5 Novembre, alla Festa della polenta, sarà ospite l’autore Gianpaolo Trevisi

Lo scorso anno nell’ambito della festa della polenta, ormai la seconda manifestazione in termini di visitatori in provincia di Verona, A.N.A.S. Giampaolo-Trevisi-1024x783Veneto, ha organizzato l’evento “Solidarietà con te” dove si è vista la partecipazione di Don Luigi Merola e molti altri ospiti. Quest’anno l’ANAS ripropone l’evento all’insegna della solidarietà, a fare da cornice anche in questa edizione ospiti di livello che stanno aderendo alla serata. È già arrivata tra gli altri la conferma del noto autore nonché Ufficiale di Polizia di Stato (Oggi comandante della Scuola di Polizia di Peschiera del Garda) Gianpaolo Trevisi.

Chi è Trevisi: è stato a Capo dell’Ufficio immigrazione e poi della squadra Mobile di Verona, nonché Vice Questore, fa da vent’anni il poliziotto. Gianpaolo Trevisi “non ama parlare di politica , ma pensa che sarebbe meglio se alcuni dei nostri legislatori , prima di aprire bocca per dare fiato a qualche urlaccio xenofobo, ascoltassero le storie degli immigrati” (da articolo Corriere della Sera) come ha fatto lui che le ha raggruppate nel suo libro “Fogli di via” (edito da Emi), dove ha regalato un finale onirico a tutti.

Il suo racconto-simbolo è inoltre “L’Africa nel cassonetto” che tratta la storia di un senegalese, che beccato dalla polizia con una busta di merce contraffatta, si getta in un cassonetto, l’agente che lo insegue scopre che quel cassonetto porta in Africa e viene risucchiato anche lui nel Continente Nero. Lì si ritrova nel villaggio poverissimo del senegalese, conosce sua moglie e i figli che ha lasciato per cercare fortuna in Italia.

Trevisi è stato intervistato dal Corriere rispondendo a domande sull’immigrazione, sul comportamento delle forze dell’ordine e sulla sigla ACAB (All Cops Are Bastards), mentre nel quotidiano di Verona l’Arena troviamo l’articolo che richiama le scuse di Trevisi per l’irruzione nella caserma Diaz su uno spunto partito proprio da Trevisi sui social network. Celebre la sua frase: “La differenza fra un manifestante e noi sta proprio nel non dare una manganellata di troppo”.

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